Dante al Museo
Canti sparsi – S02
XXXIII CANTO DELL’INFERNO
Il Conte Ugolino
Domenica
7 luglio 2019
ore 21:00
Da un’idea di e con Giacomo Romano
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Come già nella passata stagione, ci soffermeremo, in ciascuna delle nostre conversazioni, su di un singolo Canto che per Dante, così come per noi, altro non è che una delle stazioni del suo viaggio.
Di questo suo “fatale andare”, l’autore ci racconta tutto quello che ha visto e udito, interagendo con coloro che abitano l’oltre-mondo. Dante è il solo personaggio vivente di tutta la Commedia, eppure nessun’altra opera come questa parla tanto, e così approfonditamente, della vita di noi tutti, della nostra umana natura.
La Commedia ci aiuta a capire, a riflettere su quello che siamo, evidenziandone i limiti, ma anche le possibilità di superarli, andando oltre la dimensione umana: il trasumanar di Dante.
E non è un’opera per soli credenti: Dante non l’ha scritta solo perché Dio esiste ma, come ci ricorda Benigni, anche perché Dio esista.
Cominceremo dal Canto XXXIII dell’Inferno, per incontrare uno dei più drammatici personaggi della letteratura di tutti i tempi, in una scultorea rappresentazione dell’odio: il Conte Ugolino.